lunedì 3 gennaio 2011

"Autoritratte": review by Malefica

lunedì 3 gennaio 2011
Felice 2011 mefitici.
 Autoritratto con turbanteMaria Cosway
(Firenze 1760 – 1838)
In queste feste sono riuscita a ritagliarmi un po' di tempo per fare un giretto nella mia adorata Firenze che non vedevo da qualche annetto. Ho svicolato fra i turisti che affollavano piazza della Signoria e si mettevano in fila per entrare nella Galleria degli Uffizzi (peraltro gratuita martedì scorso) e mi sono defilata nella Sala delle Reali Poste, proprio di fronte alla Galleria, per vedere la mostra "Autoritratte. Artiste di capriccioso e destrissimo ingegno" di cui avevamo parlato qui.
La mostra è veramente bella, c'è un'interessante varietà di opere e le recenti acquisizioni sono veramente notevoli. Il percorso espositivo si snoda nel corridoio che corre lungo il luminoso chiostro centrale della Sala che raccoglie le recenti acquisizioni delle artiste contemporanee. L'ordine cronologico mette in risalto la progressiva emancipazione femminile nel mondo dell'arte, fin dai primissimi timidi approcci rimasti nascosti sotto il peso della subalternità ai più famosi contemporanei di sesso opposto, opere considerate solo un mero esercizio proprio del gentil sesso che usava leziosamente ritrarsi allo specchio (tecnica poi entrata in voga anche per gli uomini). Mogli, figlie o sorelle di pittori, donne "illuminate" considerate dei prodigi di singolare intelligenza, capaci di produrre autoritratti che sembrano usciti "dal pennello di un uomo di sommo merito, più che da quello di una femmina" come quello di Maria Cosway, semplice e penetrante.
Marie Louise Ekman
(Stoccolma, 1944)
La mostra ci porta nel XX secolo con Cecilia Beaux ritrattista statunitense, il ritratto fauve di Adriana Pincherle (sorella di Alberto Moravia) e quello curiosissimo di Marie-Louise Ekman, che annusa il mondo da una piccola fessura.
Un'ultima menzione feticista per quello che mi riguarda, va al busto deforme di Berline de Bruyckere, inserito in una vecchia teca che fa tanto scaffale della sezione di anatomia umana di un qualsiasi museo di storia naturale, mostruoso e scioccante ma allo stesso tempo ipnotico e affascinante. 
Ritardi e Rivoluzioni
Berline de Bruyckere
(Gent, 1964)
Non riesco a trovare nessuna immagine di questa opera per cui vi toccherà andarla a vedere dal vivo, ma nel frattempo vi mostro una sua opera che ho avuto modo di vedere qualche anno fa alla Biennale di Venezia (e che tra l'altro mi ricorda tanto l'australiana Patricia Piccinini).
L'unico tasto dolente della mostra è che lo spazio espositivo è veramente esiguo per un numero così alto di opere che spesso sono disposte su due file sovrapposte: questo ostacola la visione ottimale delle tele esposte in alto, che sono anche inondate dalla luce dei neon che corrono sulla cornice vicino al soffitto. La prima parte del percorso in particolare risulta quindi un po' sacrificata.
Purtroppo ho letto solo alla fine della bella iniziativa legata alla mostra “Regalati un restauro” finalizzata a raccogliere fondi a favore dell’Associazione Amici degli Uffizi per il restauro di un dipinto della Galleria tramite visite guidate alla mostra organizzate dall'Associazione Mercurio. 
Le prossime visite si svolgeranno nei pomeriggi del 6 e 9 gennaio 2011 a partire dalle ore 14.30. 
Per partecipare occorre prenotare telefonando agli Amici del Turismo (055 218413) dal lunedì al venerdì 9.00- 13.00 e 14.30-18.30, sabato 9.00-12.30. Offerta al Welcome Desk dell’associazione Amici degli Uffizi posto all’ingresso della mostra (a partire da 10 euro per una persona; 15 euro per due persone; 20 euro per tre persone; 25 euro per quattro persone).

Insomma mostra è CONSIGLIATISSIMA e poi è totalmente gratuita per cui andate, andate e andate!
A presto,
Malefica

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