venerdì 24 febbraio 2012

Chagall's Spiritual Universe

venerdì 24 febbraio 2012 0

E' in corso al Lucca presso la chiesa di S. Cristoforo, la mostra dedicata al maestro russo in cui sono raccolte un centinaio di stampe che raffigurano episodi delle Sacre Scritture e una ventina di dipinti in varie tecniche e di vario soggetto.
Al visitatore si apre la possibilità di un percorso all'interno dell'universo interiore dell'artista, dove si intrecciano ricordi di infanzia, sogni, tradizione sociale e religiosa.
Circa una ventina di opere di piccolo formato, che per quanto non siano sufficienti ad esaudire la complessità creativa di Chagall, regalano comunque per chi si lascia trasportare un po' della stessa magia visionaria e surreale che distingue il mondo del maestro.
Di seguito Malevola e Mefitica ci offrono quel pizzico di magia visionaria che il maestro chagall ha trasmesso loro
Mefitica: L’ambientazione è decisamente suggestiva, l’universo spirituale di un grande artista racchiuso in una chiesa della seconda metà del XII secolo, che, nonostante sia sconsacrata, mantiene intatta la sua struttura. Decido di iniziare la visita dalla stampe disposte lungo le navate laterali, seguendo l’ordine di numerazione dato dal curatore. In questo caso l’argomento è decisamente di carattere sacro, ma Chagall sorprende sempre per la semplicità del tratto e l’intensità dell’emozione. Se non leggessimo il titolo di ogni stampa il senso dell’opera sarebbe comunque palese: un uomo che piange la morte di sua moglie (la morte di Sara), una lotta estenuante e tremenda (la lotta con l’angelo), la terribile voce di Dio che si manifesta (il roveto che brucia). E’ un lungo viaggio attraverso temi molto noti, comunque conosciuti, magari letti o già visti come soggetti di opere d’arte, eppure è come se Chagall ce li facesse vedere per la prima volta, o meglio come se riuscisse a dare ad ognuno di loro un senso nuovo, vicino ed umano.
Proseguo poi la visita con i quadri esposti nella navata centrale della chiesa e la prima cosa che mi colpisce è la dimensione: sono piccoli. La maggior parte ha la dimensione di una pagina di quaderno. Eppure sono così intensi. I soggetti son molto vari e all’interno possiamo ritrovare tutta la simbologia tipica dell’artista: gli amanti, il circo, i bouquet floreali, galli e cavalli volanti, agnelli, sirene, i profili delle città; veramente in questi piccoli capolavori è racchiuso tutto il lirismo chagalliano, legato alla sua terra di origine (la Russia) e al potere dei racconti ebraici. Ciò che però apprezzo di più in questo artista è che possiamo anche non sapere niente di lui, possiamo dimenticare tutto ciò che abbiamo appreso sulla sua vita e la sua arte e osservare questi dipinti con occhi puliti, senza aspettative . Ognuno di essi si rivelerà un sogno o una favola e come tale svelerà un universo perfetto e completo in sé.
Nota di costume: sono entrata con una scolaresca in sovraccarico ormonale che contando i fiocchi di neve e guardandosi le terga vicendevolmente intonava il natalizio bianco natal...e subito sono stata come catapultata in una realtà parallela: dopo aver tentato di schivare essere avulsi dal proprio cervello che parean cercare come una via di fuga oscurandomi tutti i quadri, le mie orecchie sentono ciò: 'prof, ma che sono tutte quelle incisioni?' 'quali?' 'quelle sui muri' 'ah, sono i nomi dei caduti in guerra' 'boia, son morti così tanti ?!' FUGATIO e ritorno al mondo reale.

Malevola: devo ammettere lo scetticismo che ha accompagnato questa esperienza; in effetti quando ho ricevuto notizia dell'allestimento della mostra il primo pensiero è stato: chagall? ma che fa? Abbaia?
Ironica denuncia della mia ignoranza in fatto di artisti contemporanei.
Ho comunque voluto effettuare un tentativo per approcciarmi al questo mondo spirituale di questo artista. E devo dire, nonostante tutto anche io ho potuto assaggiare un pizzico del surrealismo del maestro:
tentativo 1:mi reco alla mostra con le migliori intenzioni, ma ahimè, risultava chiusa, con mio profondo e iracondo disappunto.
tentativo 2: trovata fila immane. madre con passeggino mi arrota. madre 2 con passeggino arrotta vecchino che per non cadere mi zompa su un piede(disappunto e iracondia mentali). Tento corpo a corpo per uscire dalla ressa(reiterato e collerico disappunto mentale). Cerco rifugio e salvezza in un negozioma mi sento pervasa da un senso di depressione e smarrimento. Nonostante ciò, mi volto ancora una volta in cerca di entrata secondaria/di sgamo mostra. Inesistente. Rosario di invettive.
Ne concludo che come avevo intuito inizialmente chagall è effettivamente una razza di cane importata dalla russia all'inizio del '900, come il ciuaua, uta maru e l'akita inu. NON ERA MEDIOEVO.

Per ogni ulteriore informazione: http://sites.google.com/site/artscristoforolucca/mostra-marc-chagall

A presto, Malevole & Mefitica

martedì 7 febbraio 2012

A volte ritornano

martedì 7 febbraio 2012 0
Uhhhh povero blog abbandonato, di tre che siamo nessuna è riuscita ad aggiornare il blog. Sarà la crisi imperante? Sarà la definitiva dipartita del caro Sandrino Bondi dal MiBAC? Sarà il fatto che in questo governo tecnico ci siano super mega esperti in materia per ogni ministero tranne per quello dei Beni Culturali? Saranno le doppie punte? Chissà.
Nonostante tutto però, forse, a volte ritornano.
Stay tuned.
 
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